Io sono il blu, il giallo, il rosso e coloro il mondo!

 

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Una lieve poesia di Sophie Fatus accompagna le sue gaie illustrazioni per raccontare ai bambini la magia dei colori che accendono il mondo.

Un albo dal formato quadrato, dalle pagine piacevolissime al tatto, grazie alla carta liscia e luminosa. Un libro da sfogliare come fosse un benefico viaggio, che regala, oltre a quelle visive, sensazioni olfattive e suggestioni musicali. E’ un po’ come conoscere, e ri-conoscere, i colori immergendosi nella realtà, lasciandosi da essa permeare. Infatti il narratore immagina di essere egli stesso il blu, il rosso, il giallo che racconta: “Se io fossi il giallo…” fantastica e sulle pagine si animano il sole, il grano e teneri pulcini.

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Il libro, oltre a essere poetico, è anche utile per comprendere la distinzione tra colori primari e colori combinati grazie all’inserimento di fogli in plastica trasparente colorata i quali, sovrapposti ad alcune tinte ne restituiscono altre.

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Ecco allora che grazie al giallo e al blu prende vita il verde e tutto ciò che da esso è colorato: il prato, le tartarughe e perfino un coccodrillo. E così accade anche per il viola o per il marrone. Fare un gesto è come mescolare pastelli o tempere, creare un colore nuovo come fanno i pittori grazie ad un semplice espediente di cartotecnica che incanta i bambini.

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L’autrice, nella sua vivace esplorazione, non dimentica il nero e il bianco; il primo viene presentato come l’assenza dei colori, la notte che spegne le luci del giorno oscurandolo per un poco, mentre il secondo, con una bella immagine di un arcobaleno trasportato da una candida farfalla, come la sintesi di tutti, la tinta che appacifica, che lascia spandere il silenzio, soffice e accogliente come neve.

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se fossi il blu 7Il fascino dell’albo risiede nella sua grazia ed armonia, nel susseguirsi lieve di piccoli affreschi delicati che, oltre a raccontare dei colori, narrano il mondo, ed entro esso la natura, gli affetti, le avventure, i cambiamenti, in un girotondo che dai colori “fisici” passa a quelli dell’animo, del cuore, degli occhi che guardano. Il piccolo narratore “si fa” egli stesso colore, come a dire che è il suo sguardo a permeare la realtà e ad animarla.

Ed è uno sguardo gioioso e curioso, uno sguardo bambino, intendendo l’infanzia come quel terreno di scoperte e meraviglie, di vitalità ed entusiasmo che sa dare vita ai colori e farne scoperta.

Alla fine del libro una tavola da colorare: un bel prato con volo di farfalle per sbizzarrirsi con tutte le tinte incontrate tra le pagine e far sentire attivo il piccolo lettore. E’ interessante notare che l’albo nella sua interezza si presta ad un uso creativo, ad essere impiegato in attività con i bambini sia all’interno che fuori dalle pareti scolastiche.

“Se io fossi il blu…” di Sophie Fatus, Lapis, 2016, 76 pag., 14,50 euro

(Età consigliata: dai tre anni)

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