Cose dell’altro mondo…e non solo

draghi

Recensione di Silvia Pacelli

Dislessia. Una parola che sempre più spesso si sente nominare, soprattutto a scuola; oggi, infatti, in ogni classe è inserito almeno un bambino con qualche difficoltà di apprendimento e compito degli insegnanti e delle istituzioni è creare una didattica accogliente.
In questi casi, spesso, la difficoltà maggiore è far sì che anche questi bambini si appassionino alla lettura, in maniera libera e per il piacere che le storie sanno suscitare. Padroneggiare il codice scritto ci permette di accedere a moltissime informazioni e contenuti, e questo è anche il filtro che permette di fruire di una storia. Quando, però, ci si trova costretti a procedere molto lentamente o a tornare spesso indietro in un lungo lavoro di decodifica, il rischio è quello di perdere non solo il significato del racconto, ma anche il piacere stesso che ne deriva, lasciando al bambino solo pagine piene di parole ed una grande sfida, che spesso porta ad un sentimento di frustrazione.

 Perché questa premessa per questo libro?

Perché sempre di più alcune case editrici stanno ponendo l’attenzione su questo aspetto, proponendo dei testi più accessibili anche per chi, pur avendo difficoltà di lettura, ha ugualmente il diritto di godere del piacere di un libro. Dal 2006 la Sinnos, insieme ad insegnanti e logopedisti, ha realizzato il lodevole progetto di studiare una particolare font ed accorgimenti tipografici che rendono altamente leggibili i testi della collana “Leggimi!”; quando poi, come in questo caso, le storie proposte sono anche divertenti ed interessanti, si tratta di una ricetta vincente!

La trama è semplice ma allo stesso tempo avvincente: si tratta di una fiaba, tradizionale per alcuni aspetti, ma molto moderna per altri, in cui, come spesso avviene, ciò che vince sono l’ingegno e l’astuzia.

draghi 1

Nella prima immagine compare il nostro protagonista, un uomo curvo, barbuto, triste, con pantaloni troppo corti, e una piccola valigia in mano; è stato appena cacciato di casa dalla moglie che non lo reputa in grado di mantenere degnamente i loro figli.
Inizia così il viaggio dell’uomo alla ricerca di fortuna, un viaggio che partendo da un grigio villaggio lo porterà addirittura fino a un altro mondo, colorato e vivace, abitato da una mamma drago e dai suoi figli.
Gli inganni e gli intricati piani dei draghi per mandare via l’ospite inatteso si troveranno a scontrarsi con la furbizia del protagonista che, uno alla volta, riesce a mandare in fumo tutti i loro piani e finalmente tornare a casa, acclamato, con la fortuna sperata.

Ciò che colpisce maggiormente sono sicuramente le illustrazioni, di Vanessa Cazzagon, fresche e audaci, dal tratto asiatico, con draghi che sembrano ricordare le grandi parate di festa cinesi.
Questi, infatti, mostrano denti aguzzi, ma con i loro grandi occhi strabici, gli accesi colori, i vestitini lilla, la treccia ed il rossetto risultano umanizzati e quasi ridicoli, accentuando l’effetto comico della storia.
L’illustratrice, inoltre, sembra essersi divertita nel nascondere tra le pagine dettagli curiosi, come può essere un ritratto di famiglia ‘draghesco’, e sarà sicuramente altrettanto divertente per i bambini andare ad esplorare e curiosare nel libro alla loro ricerca.

draghi 2

Un aspetto interessante risulta la scelta di utilizzare il bianco e nero per il nostro mondo contro i colori intensi del mondo della fantasia, quello dove tutto è possibile; solo l’uomo rimane un grigio ospite al di là del confine, accompagnato simpaticamente nel viaggio da una curiosa volpe arancione, quasi un alter ego, come a suggerire che forse anche nell’uomo più scuro e serio si nasconde un giocoso compagno, che riesce a cogliere il lato divertente di quanto gli sta avvenendo.
A partire all’avventura – una partenza forzata – in questa storia non è un giovane alla scoperta di se stesso, ma un padre in cerca di lavoro e di riscatto, in un moderno viaggio iniziatico alla tarda ricerca di identità e di affermazione.
Moderno è anche il rapporto tra maschile e femminile, certo portato al limite, uno squilibrio di potere in cui il ruolo femminile, in entrambi i mondi, decide la sorte del succube uomo, dalla moglie che lo caccia di casa alla mamma drago.

Un libro apparentemente semplice, ma che nasconde interessanti spunti di riflessione su più piani e da più punti di vista; tra i meriti, sicuramente la scelta di renderlo altamente leggibile, seppur con l’utilizzo di alcuni termini leggermente inusuali.

Chiudo l’ultima pagina e mi resta un desiderio: mettere in mano a vivaci e colorati bambini di questo mondo carta, forbici e pennarelli per vedere proprio quali fantastici draghi dell’altro mondo sarebbero in grado di creare!

draghi 3

(Età consigliata: da 7 anni)

“Draghi dell’altro mondo” di Sofia Gallo, Sinnos, 2016, 61 p., 8,50 euro

Se il libro ti piace, compralo qui: Draghi dell’altro mondo

3 pensieri su “Cose dell’altro mondo…e non solo

  1. Ciao, molto molto interessante.
    Lavoro con bambini dislessici. Ti vorrei chiedere se potresti segnalarmi testi da proporre (soprattutto alle insegnanti) per bambini più grandi: 4-5 elementare e scuola media.
    Grazie infinite.
    Mariangela

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