Gli albi costruiti con ritmo ricorsivo, se ben fatti e intelligenti, solitamente piacciono ai bambini perché, una volta compreso e metabolizzato il gioco, riescono a sentirsi partecipi della lettura e, contenendo l’ansia e l’aspettativa entro un confine accettabile, ad abbandonarsi con godimento alle trovate, più o meno fantasiose, escogitate dall’autore.
Questo è di certo il caso de “Il carnevale degli animali” di Marianne Dubuc che, pur basandosi su un meccanismo che si ripete, riesce a regalare una sorpresa dopo l’altra, trascinando il piccolo lettore in una catena di esilaranti trasformazioni.
In principio un cartello annuncia che è stata organizzata un grande festa di carnevale per tutti gli animali. Ovviamente la maschera è obbligatoria.
Il leone appare un po’ indeciso: non sa che travestimento adottare. Ma voltiamo pagina per scoprire che i suoi dubbi sono stati felicemente risolti: il leone si maschera da elefante! Non serve poi molto, basta una proboscide posticcia e un paio di zampotte finte….possiamo ammirare il camuffamento nella pagina di sinistra. E nella pagina di destra corrispondente vediamo l’animale chiamato in causa, l’elefante, anch’esso alla ricerca di un mascheramento.
Giriamo e scopriamo la sua trovata (pss….ve lo anticipo: l’elefante si traveste da pappagallo…). E così via in una catena di buffissimi travestimenti lunga oltre cinquanta facciate.
L’effetto comico è assicurato dagli abbinamenti paradossali che l’autrice inventa. E così abbiamo l’orso bruno che si maschera da lumaca e la lumaca che si camuffa da tigre, l’orso polare che imita un cigno e il rinoceronte che si trucca da pulcino. Ma il divertimento si basa anche sulle idee fantasiose, come il pulcino che con qualche zampa posticcia diventa un ragno, il topolino che sale sui trampoli e diventa un fenicottero, la puzzola che con una rossa corolla attorno alla testa si maschera da papavero.
Basta poco per un perfetto travestimento: all’uccellino è sufficiente mettere il muso sotto la sabbia per essere un perfetto struzzo, alla scimmietta non serve altro che colorarsi tutta di verde per trasformarsi in rana salterina. E il dromedario? E’ il più furbo di tutti: con una bella gobba in più il trucco da cammello è assicurato! Troppo facile però…!
Per garantire un ritmo mosso e non noioso (rischio che si potrebbe correre con un albo dal numero delle pagine consistente basato su un meccanismo ripetitivo), l’autrice piazza di tanto in tanto delle interruzioni al gioco con qualche variazione e qualche pagina animata diversamente. Ad esempio introduce, oltre agli animali, anche qualche personaggio differente (cappucce rosso, i fiori, un mostro a tre teste), fa in modo di inserire qualche elemento narrativo inaspettato (ad esempio l’orso bruno che vuole mangiare una torta di compleanno, che poi si rivela essere anch’essa un travestimento), e via così…
In tal modo l’albo non diventa mai piatto e scontato e l’attenzione del bambino è sempre mantenuta alta perché non può con certezza prevedere quale sorpresa rivelerà la pagina successiva.
Piacevolissime sono le illustrazioni, colorate a pastello, spiccano allegre e vivaci su sfondo bianco pur mantenendo una loro delicatezza. Si tratta di disegni semplici, dai tratti e i toni morbidi, ma che seguono un’interpretazione classica e giocosamente realistica dell’oggetto rappresentato.
Dal punto di vista tecnico e della realizzazione, l’albo è un quadrotto di circa 15 cm di lato, con tutte le pagine cartonate (seppure di un cartone leggero) e i bordi stondati. Anche se di piccole dimensioni rimane, per la consistenza del numero di pagine, piuttosto pesante. Ha comunque il pregio di essere rilegato in modo tale da offrire una completa apertura della doppia facciata, in tal modo può essere letto e guardato agevolmente poggiandolo su un piano.
A dispetto della manifattura, che suggerirebbe un libro dedicato a bimbi molto piccoli, ritengo che il giusto pubblico di destinazione debba partire almeno da dopo i due anni di età. Perfetto dai tre anni in su, quando il bambino sarà in grado di apprezzarne a pieno la costruzione, l’ironia e potrà anche sfogliarlo e risfogliarlo in autonomia.
(età consigliata: dai due anni e mezzo)
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