Uno dei romanzi che, negli ultimi mesi, ho più apprezzato. Probabilmente molto ha influito l’originale stile dell’autrice, vivido, immaginifico e poetico ma, allo stesso tempo, scorrevole, con punte di delizioso humor, capace di caratterizzare ottimamente i due adorabili protagonisti, Jude e Noah.
Gemelli che fisicamente non potrebbero essere più diversi. Lui riccio e moro, come la madre, lei dai lunghissimi capelli biondi; Jude e Noah paiono differenti anche nel carattere, tanto l’uno è artistico, eccentrico, melanconico, solitario tanto l’altra è solare, spigliata, disinvolta e piena di amici.
Così li conosciamo, quando a tredici anni di età i due sembrano aver perso la sintonia che li caratterizzava da bambini, per via di strade di crescita che all’affacciarsi dell’adolescenza iniziano a divergere. Anche il rapporto con i genitori è sbilanciato: Noah, pittore in erba dal promettente talento, va più d’accordo con la mamma, studiosa d’arte, Jude, amante del surf e spericolata, è più affine al padre.
Per entrambi arriva una proposta: tentare l’ingresso alla scuola d’arte, alla quale si accede solo su provino. Il risultato parrebbe scontato visto che le capacità del ragazzo sono palesi e strabilianti e la sua passione per il disegno totalizzante. Jude invece, nonostante sia capace di plasmare meravigliose creature di sabbia in segreto, non dimostra per l’arte quell’interesse così forte che condividono madre e fratello.
A questo punto il romanzo ha un salto temporale. Ritroviamo i due gemelli a sedici anni e capiamo che tutto è cambiato nella loro vita: all’istituto d’arte è stata ammessa Jude che si è trasformata da preadolescente vivace e femminile a ragazza dimessa, infagottata in abiti informi, silenziosa e solitaria e, soprattutto, incapace di portare a termine un lavoro di scultura senza che esso vada in frantumi. Noah, escluso dalla scuola, è invece integrato nella comitiva di amici, ha abbandonato il disegno e pare superficiale e disinteressato.
La famiglia è inoltre distrutta: un tragico incidente d’auto ha portato via la tanto amata mamma.
Cosa è accaduto ai due fratelli? Per comprendere il lettore dovrà affrontare un capitolo dopo l’altro, ciascuno sfasato temporalmente rispetto al precedente. I capitoli narrati in prima persona da Jude partono dai tre anni in avanti e raccontano l’evoluzione delle vicende verso il loro finale, quelli dalla voce di Noah vanno a colmare il gap e aiutano a capire il perché del ribaltamento che ci si trova davanti all’improvviso.
In entrambe le direzioni amori, amicizie, drammi di crescita, legami costruiti e infranti, rapporti familiari, crisi, scelte, gelosie, speranze e ricerca della propria strada. C’è davvero tanto dentro queste pagine, storie ed emozioni capaci di far vibrare il cuore del lettore, intrecci e fili, batticuori vivissimi ma anche dolori intensi, inconsolabili come i lutti e le perdite.
E’ un racconto profondo, autentico, ma anche in grado di far sognare. Incantevole è il tratteggio dei protagonisti. Noah con tutta la sua forza artistica, l’eccentricità, ma anche la dolcezza disarmante, il candore, uniti alla forza di chi sa mettere in gioco le proprie passioni, in amore come nella vita. Jude, che dapprima sembra una ragazzina superficiale e capricciosa, rivela poi le sue insicurezze, i suoi più intimi bisogni, come anche i lati luminosi e generosi del suo carattere. Lei, che va in giro dialogando con la nonna defunta come se fosse lì con lei, che è convinta che la mamma fantasma le rompa di proposito le sculture per punirla, che perde la testa per un giovane dall’aria ribelle e trasgressiva ma cerca di contrastare la sua cotta con amuleti e formule magiche raccolte nella sua personalissima “Bibbia”, è un personaggio di cui ci si innamora, così come del fratello che ha più facilità a disegnare che a parlare e che va nei boschi alla ricerca di meteoriti.
C’è la famiglia, poi, e i suoi drammi, che sono poi gli eventi che la vita mette in gioco, volenti o nolenti. Ma soprattutto c’è una gran fiducia – e ci piace lasciarci andare col sorriso a questa speranza – che l’amore davvero vinca su tutto, seppur la battaglia per tale vittoria possa essere dura e feroce.
(Età consigliata: dai 13 anni)
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“Ti darò il sole” di Jandy Nelson, Rizzoli, 2016, 485 pag., 17,50 euro