Una cosa difficile

Come è difficile, a volte, riconoscere di aver sbagliato, chiedere scusa a un amico, scoprirsi dalla parte del torto. Allo stesso tempo, quanto è importante, per la crescita emotiva e relazionale, imparare a farlo, con sincerità. Gesti allo stesso tempo piccoli e grandi – enormi – che cementano le amicizie e allenano l’empatia, che fanno diventare persone migliori, dei quali è giusto sottolineare bellezza e difficoltà, senza svilirli.

Silvia Vecchini e Sualzo, con un albo delicatissimo e toccante, riescono in tutto ciò: raccontare a piccoli e grandi quanto può essere ardua, ma allo stesso tempo rasserenante e fortificante, un’azione di scuse. E lo fanno con una leggiadria e poesia che incanta, senza alcuna ombra di didascalismo, riuscendo ad arrivare alle corde dell’anima e regalandoci un’opera significativa, limpida ed eloquente.

Un albo praticamente senza parole – solo una, quella più importante – che del picture book ha lo sviluppo sulla doppia pagina – teatro di scena – e del fumetto la sequenzialità.

C’è un prato, in leggera discesa, sul quale rotola quella che pare una rotella spezzata. Dopo poco, a inseguirla, arriva un cucciolo, in maglietta e calzoncini, e si ferma a raccoglierla. Nel momento stesso in cui, con l’oggetto in mano, si china a riflettere, si alza un vento fastidioso.

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Il piccolo, con la rotella salda in mano, comincia a tornare da dove è venuto. Ma il terreno si fa impervio e sempre più in salita, il vento aumenta di intensità. Finché non restano che rocce e poi una parete ripidissima da scalare, e le intemperie si trasformano in neve e ci sembra quasi di sentire gli ululati del vento e ci accoriamo davanti al nostro piccolo protagonista in sempre maggiore difficoltà.

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Sulla vetta, finalmente raggiunta, c’è un altro cucciolo. E’ triste, accanto a una automobile giocattolo con la ruota rotta. L’altro, sempre con la bufera che imperversa, gli si siede accanto, lo abbraccia e…
Ecco il gesto magico, che si esplica in una parola ma che dentro, dietro, ha tutto: la montagna, la neve, le lacrime, l’affetto, la riflessione, la scelta, il coraggio.

Allora, così come è arrivato, il vento scompare. I due, col sorriso ritrovato, riparano al danno. Un gesto d’amicizia e il terreno si fa erboso, soffice, i pendii scoscesi tornano un dolce declivio, giusto quel poco che basta per scivolare leggeri e sereni sulla macchinina aggiustata.

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Silvia Vecchini, con la sua sceneggiatura poetica e dolce, ci regala la narrazione di uno stato emotivo complesso, egregiamente tradotto in immagini dalla matita gentile e impressiva di Sualzo. Le ampie tavole, in bianco, nero e azzurro, sono semplici e fresche, dinamiche ed espressive.
L’opera risulta illuminante nel contenuto e pulita nella forma. Luminoso e caldo è anche l’effetto che ha sul lettore, che si sente accarezzato da questo piccolo e prezioso racconto, che regala un sorriso e coglie nel segno.

Visto che siamo nel periodo giusto, mi sento di consigliarlo come dono di Natale: un libro bello e curato, dal significato importante, per adulti e bambini.

(Età consigliata: dai 5 anni)

Se il libro ti piace, compralo QUI: Una cosa difficile

cosa-difficile-cop“Una cosa difficile” di Silvia Vecchini e Sualzo, Bao Publishing (BaBao), 2016, 48 pag., 13 euro

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